Lo sport è un'attività che coinvolge miliardi di persone, quindi è un settore interessante per l'eticista. I problemi etici che si rinvengono in questa pratica spesso sono ridotti al solo doping degli atleti/e; ciò nonostante, le usuali analisi morali della questione sembrano insufficienti a contrastare la diffusione di questo comportamento. Il breve paper è un interrogarsi sui motivi dell'insufficienza delle tradizionali critiche morali al doping, e propone in alternativa una sintetica posizion…
Read moreLo sport è un'attività che coinvolge miliardi di persone, quindi è un settore interessante per l'eticista. I problemi etici che si rinvengono in questa pratica spesso sono ridotti al solo doping degli atleti/e; ciò nonostante, le usuali analisi morali della questione sembrano insufficienti a contrastare la diffusione di questo comportamento. Il breve paper è un interrogarsi sui motivi dell'insufficienza delle tradizionali critiche morali al doping, e propone in alternativa una sintetica posizione da virtue ethics fondata sull'idea che chi fa ricorso al doping commette un errore di giudizio, sovrastimando la sfida posta dallo sport, e così facendo crea anche un ambiente in cui il ricorso al doping sarà in pratica obbligatorio e alla fine autodistruttivo - altro segnale di incapacità di giudizio.